Da diversi anni è presente nell’Associazione un gruppo di lavoro etnoclinico composto da psicologi, psicoterapeuti, psichiatri, antropologi e mediatori culturali di diverse provenienze culturali. Il gruppo si riunisce sistematicamente una o due volte al mese per affrontare le problematiche teoriche e cliniche relative alla complessità della esperienza della migrazione e alla complessità della relazione transculturale non solo nei contesti di cura, ma anche nei contesti educativi e sociali.
L’approccio utilizzato è quello etnopsicoanalitico, che indica infatti come per affrontare la complessità di una relazione transculturale sia necessario un complementarismo di approcci. Una pluralità cioè di vertici di riflessioni: quello antropologico, quello psicologico, quello storico e politico, al fine di utilizzare un pensiero critico, capace di orientarsi tra le dimensioni psichiche, quelle culturali, quelle storiche e politiche. Proprio l’approccio complementarista favorisce e sostiene negli operatori lo sviluppo di quella capacità di decentramento culturale necessaria per incontrare l’alterità. Decentramento culturale inteso come una posizione intellettuale, affettiva, corporea e cognitiva.
Nel gruppo si condividono momenti di riflessione specificatamente nell’area clinica, come esperienze nell’area della mediazione culturale nei contesti dei servizi sociali e della scuola. Il gruppo si costituisce come uno spazio permanente di riflessione, di studio, di ricerca e di formazione.
Referente: Patrizia Brunori, psicologa psicoterapeuta